minimo tempo, massima resa...

Succede. Ci sono periodi durante i quali, non abbiamo il tempo necessario a seguire per filo e per segno gli allenamenti, nemmeno quelli super di coach Stefano... 
Vorremmo poterci allenare gioiosamente, con tutto il tempo del mondo a disposizione, ma tra lavoro, famiglia, inconvenienti, appuntamenti dal dentista, cazzi e mazzi, accade che si posticipi e procrastini il momento di mettere le scarpe ed uscire a correre... 
E, diciamocelo, a volte capita addirittura che si salti la sessione.
S A C R I L E G I O!
Partendo dalla solita frase che è solita dirmi la mia saggissima mamma, ovvero che chi vuole può, ed il tempo lo trova punto e basta, ci sono delle soluzioni che possono aiutarti a venire incontro ai momenti di stanca, fisiologica e di gestione, per non mollare la corsa, ma anzi per ottimizzare il tutto, in modo sportivamente intelligente! 
Potete fare L'ALLENAMENTO DEI 15 MINUTI
Vi svegliate particolarmente presto, e prima ancora di buttarvi sotto la doccia, maglietta e pantaloncino d'ordinanza, e fate un flash di un quarto d'ora tra core stability e stretching. Fatevi dare una dritta dal coach, o da qualcuno in palestra, per ottimizzare ulteriormente i tempi, specificando i vostri punti deboli nell'anatomia, e vi renderete conto di quanto quei 15 minuti possano diventare importanti per la qualità della vostra corsa, e anche se lo sforzo è oggettivamente breve, la sua intensità aiuterà – oltre che a potenziare i muscoli – anche a trarre benefici aerobici e metabolici che possono essere presenti fino a 72 ore dopo la sessione di allenamento. E, per favore, vedete di mettervi in quelle testoline da runners, che lo stretching non è utile soltanto 5 minuti distratti prima di una gara, ma anche quando viene praticato come attività a sé stante.
Se avete un pochino più di tempo, potete fare L'ALLENAMENTO DEI 30 MINUTI.
Parliamoci chiaro: 30 minuti sono pochi. Non ci si allena per davvero veramente in mezz'oretta di corsetta, ci si scalda sostanzialmente ed ancora non si è rotto il fiato, che già il tempo è bello che finito... Però, c'è un però: ci sono volte, giornate storte, di quelle che andrebbero dormite, nelle quali si ha un bisogno viscerale di investire anche quel poco tempo che abbiamo nella corsa. E siccome non dobbiamo dimenticare mai, quanto sia più importante che lo sport rimanga un mezzo per farci stare bene, prima che un mero resoconto di risultati, facciamo si che il bisogno venga sanato, e facciamolo con tutti i crismi di un vero e proprio allenamento, utile e funzionale. Facciamoci 5 minutini di riscaldamento a ritmo lento, poi passiamo a 20 di progressivo "crescere", e finisci con 5 di puro defaticamento. Due piccioni con una fava: tu sei felice e contento, e l'allenatore saprà che non hai solo cazzeggiato... 
E se il poco tempo che avete, lo fate durare quasi un'ora, eccovi L'ALLENAMENTO DEI 45 MINUTI.
Qui le chiacchiere stanno a zero. In tre quarti d'ora si può correre, e prepararsi con due opzioni di allenamento, che non siano la corsetta dell'amatore fine a se stessa, ma scelte ponderate per il runner rombante. Fartlek ed allunghi, due parolacce che tutti noi ben conosciamo... la prima la consiglierei a chi è un po' più esperto, lavorando sulla percezione e la consapevolezza del corpo; fai delle ripetute accelerando basandoti su riferimenti legati al percorso che fai, cioè tipo faccio una stra corsa da qui al segnale di stop. Studia te stesso, la risposta del fisico, il battito del cuore... è un allenamento di consapevolezza. Invece, la seconda opzione, fatela con metodo, anche voi che non vi state allenando per la maratona: puoi fare 4 minuti di corsa rilassata e 1 minuto in cui acceleri gradualmente la velocità; poi ripeti l’esercizio per 6 volte: 3 all’andata e 3 al ritorno. Questo esercizio, è breve e magari non ti "ammazza", ma ti aiuterà ad alzare la soglia aerobica, grazie all'incremento progressivo della velocità. Ma sarà più divertente del previsto, credeteci!
Ora che abbiamo sdoganato il breve tempo, non iniziate a prendere scuse, perché questa volta vi abbiamo trovato la paraculaggine, ma non andremo oltre.